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Una bella stanza quadrangolare con soffitto ad archi a vela che dalle pareti si incontrano al centro. 

Non ci sono tracce del grande camino che serviva per cuocere le vivande. 

C’è una porta che si apre all’esterno da dove arrivavano le cose necessarie come l’acqua, le carni, le verdure, ecc.. C’è anche una piccola finestra chiusa con una inferriata. 

I cuochi erano gli stessi monaci che erano anche agricoltori, cantinieri, apicoltori, pastori, ecc. Potevano assolvere a tutti i lavori necessari al monastero e per l’accoglienza dei pellegrini.

Entriamo ora nella cappella, l’ex-refettorio dei monaci.